Long-Term Care FIVE – intervista a Barbara Lasagna, Vice Presidente, Vaccines Director, GSK

La quinta edizione dell’evento “Long-Term Care, Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine” ha riunito decisori e attori della sanità per fare il punto sullo stato dell’arte della gestione della Long-Term Care sul territorio. In Italia GSK rappresenta una significativa presenza scientifica ed industriale. Qual è il vostro impegno sul territorio Italiano nel garantire strumenti terapeutici e di prevenzione?

GSK è un’azienda farmaceutica internazionale basata sulla ricerca con la mission di aiutare le persone a essere più attive, più sane e garantire un invecchiamento in buona salute, coerentemente con gli obiettivi di Italia Longeva.

Nel panorama farmaceutico italiano siamo leader per presenza scientifica ed industriale. Possiamo contare su oltre 4.000 dipendenti altamente qualificati e contribuiamo in modo tangibile alla produzione di valore per il territorio ed il sistema-Paese.

Il nostro sito produttivo di San Polo di Torrile (Parma) serve oltre 120 mercati esteri, inclusi quelli più avanzati come USA, Giappone, UE ed è dotato delle più rigorose certificazioni internazionali.

Il centro ricerche di Siena è un punto di riferimento scientifico a livello mondiale per la ricerca e lo sviluppo di vaccini, e qui sono stati scoperti vaccini innovativi contro la pertosse acellulare e la meningite ACWY e B.

Ad esso si affianca il sito produttivo di Rosia (Siena), realtà manifatturiera d’avanguardia che produce annualmente oltre 47 milioni di dosi, per la gran parte esportate all’estero.

Quale ritiene sia il ruolo delle aziende farmaceutiche in un contesto come quello che si è venuto a creare in seguito alla pandemia da COVID 19 a sostegno della fragilità e della presa in carico dell’anziano fragile?

La Pandemia da SARS-Covid-19 ha modificato in modo significativo lo scenario, da una parte imponendo la tutela della salute dell’anziano e dei pazienti fragili come emergenza nazionale e priorità di Sanità Pubblica, dall’altra anche impattando negativamente sulle attività di prevenzione.

Da subito si sono cercate soluzioni per il trattamento dei pazienti affetti da malattia causata da SARS COV2 e contemporaneamente si è subito attivata la ricerca di strumenti di prevenzione in grado di contenere la malattia.

Se da una parte la corsa allo sviluppo di vaccini si è attivata immediatamente vedendo diverse collaborazioni tra aziende, dall’altra, proprio a causa dell’emergenza, si è assistito ad una significativa riduzione delle coperture vaccinali di tutte le età ed in particolare proprio quelle dell’anziano, con il rischio di far riemergere focolai di malattie che solo grazie ad elevate coperture possono essere mantenute sotto controllo.

Noi come azienda farmaceutica siamo impegnati nella ricerca, sviluppo e produzione di terapie e vaccini in grado di rispondere alle esigenze di sanità pubblica. Tuttavia, i vaccini perdono valore per la Comunità se non vengono trasformati in vaccinazione e, per evitare tutto questo, è necessario che la partnership con il settore pubblico sia consolidata

Nell’attuale contesto, l’obiettivo fondamentale è garantire al meglio l’accesso alla vaccinazione. È importante continuare a lavorare strategicamente con il settore pubblico alla programmazione e pianificazione in modo tale da garantire che venga attuato quanto previsto dalle strategie di prevenzione delle istituzioni pubbliche nazionali e regionali.

Non dimentichiamo inoltre che quest’anno si è parlato molto del valore della vaccinazione antinfluenzale e delle altre vaccinazioni dell’adulto: è necessario rafforzare il valore di tutte quelle vaccinazioni che, come suggerito anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Società Scientifiche, possono contribuire a ridurre l’impatto delle patologie prevenibili garantendo una migliore salute a adulti e anziani e, aspetto che quest’anno è stato particolarmente rilevante, ridurre l’impatto sul sistema sanitario.

Infine, la collaborazione tra pubblico e privato può avvenire anche nell’ambito della comunicazione: si possono sviluppare progetti per trasferire in maniera appropriata il valore della vaccinazione e sensibilizzare la popolazione su uno degli atti medici sulla salute pubblica di maggior successo dopo la potabilizzazione dell’acqua.

Alla ricerca si chiede di non fermarsi e di essere sempre pronta alle sfide di domani, da questo punto di vista le aziende come affrontano questa aspettativa?

Le sfide continuano a essere molteplici e in questo momento straordinario si possono osservare azioni altrettanto straordinarie da parte dell’industria. La ricerca non si ferma: si è visto il vaccino contro il Covid, ma possiamo affermare che, anche per le altre patologie, ci sono ancora tanti bisogni medici non ancora soddisfatti ed è necessario un grande sforzo di innovazione.

L’impegno di GSK è focalizzato sulla ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci e vaccini la cui valutazione è in corso su diverse fasi a livello internazionale. In altri casi stiamo lavorando per garantire l’accesso a nuove soluzioni terapeutiche e di prevenzione anche per il nostro paese, come nel caso di un innovativo vaccino per l’Herpes Zoster, in grado di rispondere a bisogni clinici e di prevenzione non ancora completamente soddisfatti.