Sedentarietà e perdita di massa muscolare: un connubio perdente

La perdita di massa e di forza muscolare associata a ridotte performance funzionali – in gergo medico ‘sarcopenia’ – è un fenomeno naturale dell’invecchiamento (può interessare il 20% della popolazione di età compresa tra 65 e 70 anni e fino al 40% degli over-80[3]) ed è considerata una componente cruciale della fragilità dell’anziano verso le aggressioni esterne.

Con il passare degli anni, infatti, si verificano modificazioni della composizione corporea che comportano un ‘impoverimento’ del tessuto muscolare, che diventa sempre più ricco in tessuto adiposo e fibroso, a scapito delle fibre muscolari.

Questa condizione esordisce già a partire dai 40-50 anni e si aggrava col passare del tempo: fino a 70 anni un individuo perde l’8% di massa muscolare ogni dieci anni, dopo i 70 anni il processo subisce un’accelerazione e si arriva al 15% per ogni decade.

Oltre all’età, la sarcopenia viene accentuata dalla presenza di patologie croniche che causano una riduzione forzata dell’attività fisica e/o una condizione o un rischio di malnutrizione (es. BPCO, malattie cardiache, neuromuscolari, patologie degenerative cerebrali come la demenza e il morbo di Parkinson); e da fattori ambientali tra cui un prolungato allettamento, una dieta non ottimale con scarso apporto proteico, energetico e di micronutrienti e uno stile di vita sedentario. Condizioni, queste ultime, acuite dalle restrizioni imposte per ridurre il rischio di contagio, che hanno reso più difficoltosa l’aderenza ai livelli raccomandati di esercizio fisico, soprattutto per le attività all’aperto.

Con il passare degli anni la perdita di massa muscolare è responsabile di conseguenze molto negative per la salute e la qualità di vita: debolezza muscolare, scarsa resistenza agli sforzi fisici, lentezza anche nei movimenti più semplici, perdita di equilibrio, che a sua volta aumenta il rischio di cadute e di conseguenti temibili fratture, difficoltà a svolgere le più normali attività quotidiane fino al bisogno di dipendere fisicamente da altri.

Sebbene la sarcopenia rappresenti una condizione fisiologica nel percorso della vita in quanto correlata all’invecchiamento, anche in età avanzata è possibile intervenire sulla massa e la forza muscolare scegliendo uno stile di vita attivo e un comportamento alimentare adeguato.

Non va infine trascurato il ruolo centrale della massa muscolare in relazione al Covid: è stato osservato che gli anziani più in forma hanno un minor rischio di progressione grave della malattia, perché hanno un sistema immunitario più efficiente. Al contrario, chi è affetto da sarcopenia e malnutrizione ha un minor numero di linfociti T circolanti e non riesce ad affrontare al meglio il ‘superlavoro’ metabolico necessario per combattere il virus.

 

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